Massiccio del Monte Cairo
Il
Monte
Cairo
era
denominato
anticamente
Mons
Clarius
perché
là
sorgeva
un
tempio
dedicato
ad
Apollo
(Clarius)
dove
oggi
sorge
l'abbazia
di
Montecassino
e
costituisce
la
vetta
principale
del
massiccio
del
Monte
Cairo,
che
è
un
gruppo
indipendente
da
altre
catene
montuose.
Tale
Massiccio
si
estende
per
circa
16–18
km
dall'alta
valle
del
Melfa
alla
strada
Roma-Napoli.
Il
complesso
degli
elementi
geologici
è
di
origine
calcarea
e
risale
al
periodo
giurassico
e
cretaceo.
Le
sue
cime
sono
brulle
a
differenza
dei
fianchi
invece
parzialmente
boscosi.
A
quota
1300
m
sul
versante
ovest
di
Monte
Cairo
sorge
il
rifugio
Pozzacone,
struttura
di
proprietà
del
Comune
di
Colle
San
Magno
e
si
sale
al
Monte tra faggete ed un altipiano con pozzi di neve.
Dalla
vetta
si
può
ammirare
il
panorama
sull'Appennino
marsicano,
le
Mainarde,
il
Monte
Meta,
il
Matese,
il
mare
fino
a
Gaeta,
le
isole
Pontine
ed
il
Vesuvio,
oltre
al
monte
Cesima
(rilievo
nei
pressi
di
Mignano
Monte
Lungo),
il
monte
Camino
e
il
monte
Maggiore.
Infine
nella zona bassa verso sud-est il panorama offre la veduta dell'abbazia di Montecassino.
Il
Monte
Cairo
è
stato
teatro
di
eventi
drammatici
legati
alla
seconda
guerra
mondiale,
con
le
sue
pendici
disboscate
e
defoliate;
le
sue
creste
segnate
da
trinceramenti,
reticolati
e
campi
minati.
Oggi
di
quelle
opere
di
guerra
non
resta
quasi
più
traccia
grazie
all’opera
di
bonifica
del
dopoguerra,
alla
riforestazione,
al
lavoro
dei
contadini
per
rimettere a coltura le terre.
Su
queste
montagne
correva
la
Linea
Gustav,
una
fascia
di
fortificazioni
sui
monti
e
sui
colli
ideata
dai
tedeschi
al
fine
di
creare
una
lunga
linea
difensiva,
inattaccabile
e
sempre
in
grado
di
tenere
sotto
controllo,
dall’alto,
i
movimenti
delle
truppe
avversarie.
Adeguandosi
alla
conformazione
dei
luoghi
i
tedeschi
attrezzarono
i
monti
con
artiglieria
in
grado
di
colpire
gli
obiettivi
posti
a
valle
e
con
l’artiglieria
contraerea.
I
colli
intorno
a
Terelle
furono
trincerati.
Le
postazioni
difensive
furono
collocate
sul
terreno
in
posizioni
dominanti
tali
da
sfruttare
al
massimo
l’eccellente
visibilità.
I
lavori
di
costruzione
delle
infrastrutture
(casematte,
bunker
corazzati,
ricoveri,
postazioni
in
caverna)
si
svolsero
nell’autunno
del
1943.
L’urgenza
di
progredire
nei
lavori,
motivata
dallo
sbarco
a
Salerno
e
dalla
risalita
delle
armate
alleate,
costrinse
i
tedeschi
ad
affiancare
i
lavori
assegnati
alle
ditte
private
con
interventi
diretti
del
genio
militare
e
della
Todt.
I
tedeschi
reclutarono
forzosamente
l’ingente
manodopera
necessaria
con
frequenti
rastrellamenti,
prima
solo
diurni
e
poi
anche
notturni,
di
uomini
nei
paesi
circostanti.
Fu
potenziata
la
modesta
viabilità
locale
e
furono
costruite
nuove
strade,
come
la
Neumann
che
collegava
Terelle
a
Belmonte.
Altre
vie
di
penetrazione
collegavano
i
paesi
della
valle
del
Melfa
alla
prima
linea,
per
consentire
i
movimenti
di
truppe,
l’arrivo
dei
rifornimenti
e
la
gestione
degli
ospedali
di
campo.
Il
massiccio
del
Monte
Ciro
è
attraversato
da
una
rete
di sentieri percorribili a piedi e a cavallo.
Il
massiccio
è
oggi
attraversato
anche
da
due
percorsi
legati
a
San
Benedetto,
che
collegano
Norcia
all’Abbazia
di
Montecassino:
Il
Cammino
di
Benedetto
e
la
Via
delle
Abbazie.
Il Massiccio del Monte Cairo a piedi
•
C1 - Castellaccio da Castrocielo
•
C2 - Le Grotte da Castrocielo
•
C3 - I Monacati da Il Campo (Castrocielo)
•
C4 - Valle Iammamera da Laghetto Capo d'Acqua
•
C5 - Il Campo - Monte Il Serrone - Cisternola - Rifugio Pozzacone
•
C5 variante - Variante per evitare Monte Il Serrone
•
CA01 - Belmonte Castello - Dolina carsica
•
F2 - Dall'inferno al Cielo: da Fosso dell'Inferno a Montattico
•
F3 - Il Brigante: dal Rifugio dell'Eco a Località il Brigante (Monte Cerreto)
•
F4 - Le More delle Iannole: da Ponte della Valle a Le Iannole
•
L2 - Pizzo di Prato Caselle da Monforte
•
L3 - I Cinque Pozzi da Casalattico
•
L4 - Anello dei pozzi di Campo del Popolo
•
L5 - Circuito Obachelle da Campo del Popolo
•
L6 - Cimarone del Villaneto da La Cisterna
•
L7 - Anello Murro Marro da Montattico
•
L8 - Il Vallone dei Caprioli da Montattico
•
L9 - Due strade Romane da Montattico
•
M1 - Monte Asprano da Colle San Magno
•
M2 - Grotte e Briganti da Puzzacca a Casa Valle di Noce
•
M3 - Pizzo Murro Marro da Puzzacca
•
M4 - La Via della Legna da Puzzacca (Monte Barile, Monte Boltieri, Monte Pilone)
•
M5 - Cimarone del Villaneto da Colle San Magno
•
M6 - Monte Obachelle (1466 m) da Colle san Magno
•
M7 - Monte Denti da Colle San Magno
•
M8 - Monte della Grotta da Colle San Magno
•
M9 - Monte Cairo da Tigione
•
N5 - San Gennaro - Monte Forcellone
•
P1 - Colli e Fossi da Piedimonte alta
•
P2 - Circuito Pizzo Corno da La Mandria
•
P3 - Da Piedimonte a Terelle (traversata)
•
P4 - Monte Cairo da La Mandria
•
R1 - Spirito Santo: eremo e grotte da Ponte vecchio
•
R2 - Grotte Fronza e Cane da Roccasecca
•
R3 - Monte Camorda da Roccasecca
•
R4 - Grotta Sacra e Grotta Profana dal Castello di Roccasecca
•
T1 - Monte Campanella da Terelle
•
T2 - Monte Cairo da Pozzacone
•
T3 - Le Serre da Terelle
•
T4 - La Pineta di Monte Cairo
•
T5 - Il Castagneto Secolare da Terelle
•
V1 - Monte Cairo e Terelle da San Martino
•
V2 - Linea Gustaw Colle San Martino da Villa Santa Lucia
•
V3 - Il Cammino dei Monaci da Madonna delle Grazie a Montecassino
•
V4 - Dalla Madonna delle Grazie alla Croce di Ferro (Mausoleo Polacco)
•
Da Roccasecca all'Eremo dello Spirito Santo
•
L'anello di Caprile e del Castello di Roccasecca
•
Da Varciosa alle Iannole
•
Monte Bianco di Villa Latina (1169 m)
•
Monna Acquafondata (1325 m) da Acquafondata
•
Monte Sambucaro (o Sammucaro, 1205 m) da San Pietro Infine
Il Massiccio del Monte Cairo a cavallo
Il Massiccio del Monte Cairo in bike
Arrampicare sul Massiccio del Monte Cairo
I Comuni
Aquino • Arce • Arpino • Belmonte Castello • Casalattico • Casalvieri • Cassino • Castrocielo • Colfelice • Colle San Magno • Fontana Liri •
Piedimonte San Germano • Rocca d'Arce • Roccasecca • Santopadre • Terelle • Villa Santa Lucia
•
I Servizi turistici
•
Altri servizi
•
Le Guide Ambientali Escursionistiche
Monumento Naturale «Montecassino»
Il Monumento Naturale Montecassino, istituito nel 2010, copre
un'area di 694 ettari di rilevante interesse naturalistico e storico-
archeologico che ricade all'interno del comune di Cassino.
Monumento Naturale Aquinum
L’area è costituita da due zone originate dalla sorgente Capo
d’Acqua d’Aquino, una di 129 ettari, include una grande piastra di
travertino sulla quale si riscontrano i resti monumentali della città
tardo repubblicana e imperiale di Aquino l’altra di 3 ettari, viene
istituita a tutela della zona umida della sorgente.
Estensione: 132 ettari
Comuni: Castrocielo
Riserva Naturale Regionale «Antiche città
di Fregellae, Fabrateria Nova e Lago di San
Giovanni Incarico»
La riserva è situata nella valle del fiume Liri, nel tratto in cui
questa si allarga tra il massiccio del Monte Cairo a nord e le
catene dei Monti Ausoni e dei Monti Aurunci a sud. Il lago di San
Giovanni Incarico, bacino artificiale creato negli anni Venti del
secolo scorso dallo sbarramento del fiume Liri, ha acque popolate
da una grande varietà di pesci. Sulle sponde, dove s'incontrano
numerose specie di uccelli, crescono pioppi e salici con ampi
canneti. Rientrano nell'area protetta i notevoli resti della colonia
romana di Fregellae, fondata nel 328 …
Sito: www.riservafregellae.it
Estensione: 715 ettari